Georgette de la Plante trascorse probabilmente un'esistenza silenziosa. Si alzava presto, andava al lavoro, tornava a casa e aspettava l'indomani. Faceva la sarta, forse aveva gli occhi rovinati e le dita bucherellate dagli aghi; però parlava francese e questo, credetemi, qualcosa vuol dire. Chi parla francese scopre prima l'eleganza che si raccoglie in ogni cosa. E così Georgette de la Plante, durante uno di quei lunghi giorni del vivere, si inventò la georgette.
Potrei mettere una foto per chi non sa cosa sia, ma la georgette è come vento e non si può solo dire o vedere. Dunque, vi consiglio di andare in un negozio di stoffe (non potevo tenere il segreto ancora a lungo: si, è un tessuto) e di lasciarvi prendere dalla nostalgia di maggio. Perché la georgette fa l'effetto primavera in inverno e l'effetto neve in primavera. Una favola, giuro.
Per favore, se la trovate, mandatemi una foto di lei, di Georgette con la G maiuscola.
E fatemi ripetere la parola del giorno:
georgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgette
mercoledì 10 dicembre 2008
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1 commento:
in effetti georgette suona moooolto meglio di giorgetta o giorgina
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