giovedì 18 dicembre 2008

Si sta soli

Forse inizierò il 2009 senza lavoro. Sono una delle tante, d'altronde c'è la crisi e anche in America si soffre. Ma loro hanno Obama almeno, mentre io ho un sindaco striminzito che vuole mandar via il personale in più perché l'ha promesso ai cittadini. Io sono un costo. Non sono una volontaria, non sono una stagista, non sono buona (ma bella si, per dinci!), non sono comoda, non sono nel sindacato, non sono assunta. Però mi alzo e lavoro, mi sto per sposare, parlo correttamente italiano, inglese e francese, ho due gatte, dei viaggi da fare, scrivo qua e là e ho pure parlato alla radio. Ma nessuno mi dà del Lei, mi chiamano ragazza e il mio stipendio è "soldini", perché lavoro coi giovani. Ma alcune cose del mondo le so meglio del sindacuccio, degli impiegati sindacalisti, dei dirigenti frenetici, degli assessori che pensano che io sia comunista (lo sono stata, vale uguale?): so che non c'è valore che tenga, che sono legata come un salame e mi agito come un maiale a cui stanno per sparare in testa. Perderò il lavoro a cui ho dedicato tanti minuti e ore, che fanno giorni, settimane, anni. E le lotte a cui ho sinceramente creduto, l'unione che fa la forza, le marce dei lavoratori, mi sembrano oggi una fantasia di ragazza. Si sta soli, forse lo diceva Pavese. O almeno lo pensava, ne sono sicura.

mercoledì 10 dicembre 2008

Georgette

Georgette de la Plante trascorse probabilmente un'esistenza silenziosa. Si alzava presto, andava al lavoro, tornava a casa e aspettava l'indomani. Faceva la sarta, forse aveva gli occhi rovinati e le dita bucherellate dagli aghi; però parlava francese e questo, credetemi, qualcosa vuol dire. Chi parla francese scopre prima l'eleganza che si raccoglie in ogni cosa. E così Georgette de la Plante, durante uno di quei lunghi giorni del vivere, si inventò la georgette.
Potrei mettere una foto per chi non sa cosa sia, ma la georgette è come vento e non si può solo dire o vedere. Dunque, vi consiglio di andare in un negozio di stoffe (non potevo tenere il segreto ancora a lungo: si, è un tessuto) e di lasciarvi prendere dalla nostalgia di maggio. Perché la georgette fa l'effetto primavera in inverno e l'effetto neve in primavera. Una favola, giuro.
Per favore, se la trovate, mandatemi una foto di lei, di Georgette con la G maiuscola.
E fatemi ripetere la parola del giorno:
georgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgettegeorgette

venerdì 5 dicembre 2008

Sport formativi

Caro Bjorn, il tuo matrimonio con Loredana non è stato granché. Adorabilemanu, a cui nulla sfugge del jet set, dice che addirittura alzavi le mani. Eppure, caro Bjorn, da questo video che ho trovato su iutub sembra che tu di amore ne capisca. E allora sappi che ho deciso: quando avrò dei figli, li iscriverò al tennis.

mercoledì 3 dicembre 2008

follow the white rabbit


Abbiamo venti minuti, di cui cinque per l'entrata e cinque per l'uscita. Quindi dieci minuti. Mi sposerò in dieci minuti.
Cose da dieci minuti che cambiano la vita:
farsi intenerire da un gatto
uccidere
uccidersi
atterrare in Asia per la prima volta (suggerimento di F.M.)
fare del sesso veloce e senza pensieri
Apprezzerei altri suggerimenti.