martedì 28 luglio 2009
A. nella citta'
New York City.
Sono piccola e terribilmente felice, come animata da un'inaspettata euforia per il mondo e per il genere umano.
A New York tutti parlano di New York perche' quando ci sei dentro non puoi parlare d'altro, come l'eroina.
Cammino col naso all'insu' e ho voglia di ridere, continuamente.
Prima di partire Manu mi ha detto: " Ti invidio perche' stai per visitare per la prima volta New York".
Questo era il mio sogno, fin da bambina.
Quando avevo cinque anni qualcuno mi racconto' di essere stato sull'Empire State Building e io mi immaginavo, chissa' perche', una torre di legno nel bel mezzo di un deserto. Ho popolato il deserto coi racconti di chi ci era stato e solo oggi ho scoperto che New York e' ogni citta' del mondo, ogni civilta' ed e' di piu' e oltre.
New York e' di tutti, e' l'apertura, il desiderio.
La foto di New York e' della Sposa Occidentale
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